La prima guida del nostro Natale perfetto: Jaguar XF

Forse il giorno più bello per un Gentleman Driver è Natale: questo perchè è una domenica con i regali. Si sa, per noi la Domenica è sinonimo di strade libere e se a questo si aggiunge anche l’arrivo di qualche bel regalo per me diventa il giorno più bello dell’anno.

Ho avuto il pacere di guidare diverse automobili prestate da amici, tra queste una nuova  Jaguar XF, con cui ho macinato parecchi chilometri.

La XF è una berlina che si posiziona a metà tra la XE (più piccola e meno lusssuosa) e la XJ (berlinone). Per le strade della mia città rimane comunque una macchina bella grossa.

Quella che sto guidando è la 2.0 E-performance automatica da 163 cavalli tutti al posteriore: ok la potenza paragonata alla stazza di questa vettura è modesta, però il cambio automatico è abbastanza “sveglio” e grazie alle leve al volante e alle varie configurazioni possibili si esce facilmente da qualsiasi situazione. Quello che non mi ha incantato è lo sterzo, è troppo morbido e gioca un pò troppo. Nota di merito va invece ai freni che riescono a fermare l’auto (che piccola non è) anche in condizioni critiche. Ho guidato la XF in varie situazioni e la comodità della macchina (principale missione di Jaguar) è indiscutibile, e in qualche condizione è anche divertente grazie alla trazione posteriore: tutto è però filtrato dallo sterzo e dalle sospensioni morbidissime.

Quest’auto cosi configurata supera di poco i 50 mila euro: una spesa davvero grande che sotto alcuni aspetti non viene giustificata: gli interni sono ottimi e vi sono varie chicche come il cambio che esce da solo all’accensione del veicolo ma gli esterni non sono particolarmente curati. Le linee di cintura, sopratutto con questo bianco, si notano troppo. Inoltre il 4 cilindri “lagga” troppo. Appena si affrontano una serie di curve, quindi tante serie di accelerazioni e decelerazioni, il turbo non è mai pronto. Per questo è inevitabile l’uso dei paddle al volante.

I costi di gestione sono bassi per una vettura del genere e i consumi (se non si guida chiedendo troppo al motore) sono in linea con le avversarie tedesche.

E’ stata una bella esperienza, guidare una grossa Jaguar è sempre un piacere ed è anche divertente quando al semaforo gli altri ti guardano: un ragazzo di 20 anni su una macchina del genere senza dubbio stona un bel pò.

Concludo che l’unico motivo per cui io comprerei una XF, oltre alla trazione posteriore, è al design che a parer mio è diverso da quello tedesco e forse anche più elegante sopratutto nelle versioni Pure e Prestige. La mia scelta però non ricadrebbe su questo motore, ne preferirei un altro un pò più potente ma con costi di gestione sempre bassi come il più classico 2.0 turbodiesel.

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