Al noleggio dei Go-Kart: Le 7 cose che fanno sclerare il Gentleman Driver

Ammettiamolo, qualsiasi Gentleman Driver ha prima o poi nella vita ceduto, a causa di noia e/o astinenza da auto sportive, a una corsa con gli amici sui Go-Kart a noleggio-

In fondo correre con questi carrelli Esselunga con motori da decespugliatore non è affatto male; si può sfogare tutto il proprio spirito competitivo contro gli amici con manovre che in auto, in strada o anche in pista, finirebbero con morte certa.

Tutto molto divertente per carità, ma ci sono 7 cose che mandano il Gentleman Driver in sbattimento totale e lo fanno tornare a casa nervosissimo:

  • 1: IL MODULO D’ISCRIZIONE:

Già quando entra nell’ufficio per iscriversi, al momento di compilare l’infinito modulo d’iscrizione, al Gentleman Driver giran subito le balle. “Oh, ma a cosa vi serve sapere il codice fiscale di mia nonna? Figa, manco stessi firmando il contratto con la Force India”

  • 2: IL CASCO FORNITO DAL NOLEGGIO:

Orribile, sudaticcio. Il Gentleman Driver lo rifiuta sdegnato. “Ma ti pare che metto in testa quell’ostello per pidocchi? Mi son portato il casco personale con numero di gara e gruppo sanguigno, sono un professionista, io!”

Una volta pronto a entrare in pista, il Gentleman Driver pensa che ormai potrà divertirsi tranquillo, ma altre noie lo attendono:

  • 3: IL SEDILE A TAGLIA UNICA:

Larghissimo, il Gentleman Driver capisce che tornerà a casa con i lividi sulla schiena. “Ma se uno è in forma dev’essere emarginato? Chi ci corre qui, solo gli over 100 kg?”

  • 4: L’ACCENSIONE DEL MOTORE, RIGOROSAMENTE PER ULTIMO:

Con la sua eterna sfortuna, il Gentleman Driver viene lasciato ultimo nell’attesa dell’accensione del motore. “Ma dai, gli altri hanno il kart acceso da almeno 30 secondi! Parto col motore freddo e, come minimo ho 0,5-0,8 cv in meno!” (questo dettaglio è anche valido come ottima scusa post-gara in caso di prestazioni al di sotto delle aspettative, N.d.R.)

Finalmente si corre! Riuscirà il Gentleman Driver a trovare la pace interiore? Temo di no…

  • 5: I BABBI IN PISTA:

Solitamente 14enni tamarri dei paesi accanto, non hanno idea di cosa sia una traiettoria. Il loro unico scopo è quello di rovinare ogni giro “buono” al povero Gentleman Driver; obiettivo che perseguiranno zigzagando in mezzo alla pista, andando in testa coda e facendo conversazione appaiato a un amico sui rettilinei.

  • 6: GLI AMICI CHE VANNO PIU’ FORTE:

Maledetti. Obbligano il Gentleman Driver a dar fondo alla sua scorta personale di scuse, tra cui le più gettonate: kart difettoso, traffico di babbi in pista, gomme, motore, sponsor arrestato dalla Finanza eccetera.

  • 7: GLI AMICI CHE VANNO PIU’ PIANO:

Il Gentleman Driver non capisce e non accetta la loro mancanza di spirito di competizione. “Ma come, ti ho appena dato un secondo al giro e non sei nemmeno un po’ arrabbiato? Come fai a dire di esserti divertito? Voglio vedere il dolore e la frustrazione sul tuo volto, Barrichello che non sei altro!”

CONCLUSIONE: “Andate tutti al diavolo, dov’è il bar?”

Precedente La nuova Smart Elettrica si caricherà in 45 minuti Successivo Daewoo Matiz, prima di salirci bisogna lasciare fuori la dignità. (Recensione)